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Consulenza grafologica

Perchè sceglierci

CAMPI DI APPLICAZIONE DELLA GRAFOLOGIA
Sempre più numerosi e vari sono i settori di applicazione della scienza grafologica: questo fatto contribuisce a rendere poliedrica la figura del grafologo al quale si richiedono competenze diverse e che, sempre più spesso, si trova ad operare in collaborazione con gli specialisti di altri settori.
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
Sensibili sia all'esigenza dell'umanizzazione del lavoro che, ovviamente, all'efficienza produttiva, oggi molte aziende ed enti si rivolgono al grafologo che, come afferma Lambeno Torbidoni, collaboratore e successore diretto del Moretti, per decenni autorevole maestro particolarmente in questo settore, innanzitutto deve cercare tutte le informazioni che servono a stabilire il profilo più esatto possibile del compito o della professione e, quindi, trarre dalla scrittura tutti gli elementi che incidono positivamente o negativamente in ordine ai singoli tratti e alle risultanze globali del profilo.
L'analisi per l'orientamento professionale non vuole e non può, ovviamente, essere una scelta, una decisione effettuata dal grafologo, ma offre, sia all'interessato che all' azienda, dei motivi per una riflessione, al fine di valorizzare la persona secondo le sue possibilità. Quando un'analisi per l'orientamento professionale è richiesta dall'interessato, oltre a seguire i criteri esposti, si possono affrontate anche altri discorsi che riguardano le carenze, i limiti, le difficoltà; in altre parole si può «scendere nel profondo» sempre nel rispetto e nella valorizzazione dell'individuo.
GRAFOLOGIA PERITALE
L'utilizzazione della grafologia in perizia giudiziaria è forse la più nota applicazione di questa scienza tanto che il grafologo viene spesso chiamato perito grafico e le sue analisi di personalità vengono definite, impropriamente, perizie. Il perito grafico non si identifica con il grafologo. Il perito (o consulente tecnico) è la figura, prevista dai codici, di ausiliario del giudice o difensore tecnico della parte: il grafologo può essere chiamato ad assumere tale ruolo e si caratterizza per l'adozione del metodo grafologico che, a differenza del metodo calligrafico che opera un confronto prevalentemente formale fra lettere omografe, analizza il movimento, il gesto, il dinamismo, la personalità grafica dell' autore o degli autori degli scritti in esame, senza necessariamente eseguire un' analisi di personalità che non è richiesta e, secondo alcuni, vietata dalle leggi. La Giurisprudenza negli ultimi decenni ha mostrato maggiore fiducia nello strumento della perizia a base grafologica che garantisce maggiore scientificità e fondatezza delle conclusioni.
I casi più frequenti di verificazione riguardano firme e sottoscrizioni su cambiali, assegni e documenti, stesura di testamenti, lettere anonime, ma la casistica concreta è infinita e sottopone all' esame grafico-grafologico anche le scritte eseguite con bombolette spray sui muri o, molto più semplicemente, con un dito sui vetri impolverati di un' auto.
È possibile arrivare sempre a conclusioni certe? Come avviene in ogni scienza, anche l'applicazione della grafologia ha i suoi limiti che derivano, però, non dal metodo ma da condizionamenti oggettivi come la brevità del documento in verifica, l'inadeguatezza delle scritture di comparazione o l'eccessiva artificiosità. La possibilità di arrivare a conclusioni valide non significa naturalmente rispondere al quesito sempre con la certezza che una determinata mano abbia o non abbia vergato la grafia contestata o incriminata. Scientificità, come in medicina o in altre scienze, significa dimostrazione delle varie asserzioni e rigore nell'applicazione del metodo.
Il grafologo è anche in grado di evidenziare gli eventuali indici di imitazione o di dissimulazione in quanto la falsificazione lascia inevitabilmente le tracce dello sforzo sostenuto dal soggetto. Mentre l'imitatore cade facilmente nell' eccesso di somiglianza formale, il dissimulatore, preoccupato di rendere irriconoscibile e deformare la propria grafia, può riuscire a stravolgerne gli elementi più appariscenti (per esempio le lettere iniziali maiuscole, il calibro o l'inclinazione), ma non è in grado di controllare tutti i piccoli movimenti come gli accenti o i punti sulle i dove, inevitabilmente, prima o poi si tradisce. Ovviamente il grafologo nel suo ruolo di perito grafico non opera solo nell' ambito del processo giudiziario ma anche nel settore privato e in ambito stragiudiziario. Frequente oggetto di esame è, ad esempio, la lettera anonima, riprovevole ma, purtroppo, ancor diffuso fenomeno di costume.
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